I luoghi sollecitano domande ma suggeriscono risposte elusive. La ricerca
del vuoto è anch’essa una forma di horror vacui. Siamo fuori dall’abitato e
rasentiamo i cubi bianchi delle case di campagna, sempre più rade. La brezza
che spira dal mare stordisce quasi fosse maestrale: è un’ebbrezza impalpabile,
un’estraneità riconquistata, siamo viandanti solitari, stranieri in una terra
straniera, per quanto stranamente familiare, di una familiarità che ormai si
fatica a ritrovare a casa nostra.
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