LA PERCEZIONE DEL MOTO

   In effetti, non smettiamo mai di viaggiare, neanche un momento. Siamo in eterno movimento per il solo fatto di trovarci in un universo dove niente è immobile: la percezione del moto dipende dal sistema di riferimento adottato o dalla relazione di grandezza con l'oggetto, il pianeta che prosegue impercettibilmente la sua traiettoria orbitale. E questo continuo, inevitabile movimento si ripete a livello microscopico nella nostra assoluta incoscienza, che siamo fermi o che corriamo, che siamo svegli o sprofondati in un sonno dove diverse aree cerebrali sono comunque attive. Viaggiamo per tutto il corso della nostra esistenza, senza fare un passo verso la meta o muovendoci freneticamente per raggiungerla, quale essa sia. 
  E quando arriviamo, non siamo più gli stessi.



Commenti

Post più popolari