LUNGO IL FIUME DEI FIUMI

Il Mali, nell’area più vitale del suo vasto territorio, s’identifica con il Niger, Ngher nella lingua dei Tuareg, il "fiume dei fiumi". Il Niger è infatti, per il Mali, ciò che il Nilo è stato ed è tuttora per l'Egitto. Se il paese delle piramidi deve la sua stessa esistenza al grande fiume che lo attraversa, tanto da poter essere considerato una sola, lunghissima oasi nel deserto, il Mali non sarebbe concepibile senza il Niger, che consente la pesca, l’agricoltura e l’allevamento del bestiame. Oltre a essere fonte di vita, il grande fiume è la via privilegiata dei commerci e degli spostamenti umani. Come un vecchio in ascolto, è il depositario della saggezza e il custode delle storie: miti, leggende e narrazioni orali, nate nei villaggi disseminati lungo le sue sponde, hanno seguito il suo corso, il fluire delle correnti, lo scivolare delle piroghe, le piene e le secche stagionali. Un patrimonio che il Niger ha, per così dire, raccolto e disperso in una lenta stratificazione di motivi, voci e personaggi, di simboli e sogni che appaiono e svaniscono nelle foschie dell’harmattan, il vento del deserto che soffia in inverno trascinando nugoli di sabbia verso il lontano golfo di Guinea. Ogni viaggio è scoperta e assuefazione ai grandi spazi e all’incedere pigro dei flutti, l’adeguarsi a una cadenza che è del fiume e degli uomini che vivono lungo il suo corso, stanziali o in continuo movimento; ma anche il movimento è un'illusione, un'increspatura nell'immutabilità dei cicli stagionali, nel succedersi progressivo e inesorabile delle generazioni. Il grande fiume è un microcosmo dilatato che si rinnova restando identico, è la stasi dei villaggi che scorrono, il ripetersi dei gesti usuali di battellieri e commercianti, pescatori e guardiani di mandrie, missionari e viaggiatori a diverso titolo. Il Niger è una metafora dell'Africa intera, un continente in buona parte immobile a dispetto di ogni migrazione, dove ogni slancio si disperde negli spazi smisurati, nei vuoti e nei silenzi di una natura spesso ostile o refrattaria alla presenza umana.

Commenti

Post più popolari