La città terrena potrebbe riprodurre quella celeste, l’immagine del cosmo, ma può anche darsi che sia una parafrasi dell’inferno, un inferno melmoso e capillare.
O magari un microcosmo dilatato, nel quale inferno e paradiso si compenetrano. Non che questo sia di grande aiuto nella ricerca di se stessi, ma lascia almeno intendere come su questa Terra il bene e il male s’intreccino in un groviglio indissolubile.
venerdì 21 aprile 2017
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