Dalla
costa albanese, ci separava soltanto un braccio di mare, poche centinaia
di metri, qualche minuto di navigazione; si scorgeva, nitido, il
profilo dei monti, la costellazione luminosa del porto nella notte,
vicinissimo. Seduti sul molo, sembrava di distinguere il vocio dei
gitanti, le grida di pescatori, ma era solo il vento: l'altra riva è
rimasta preclusa per un niente, una scadenza burocratica, ventiquattr’ore
di troppo per ottenere il visto. Languore degli ultimi giorni d'estate,
quando sei sempre a un passo dal raggiungere quello che non sapevi di
cercare, prima che tutto di nuovo s’incaselli nell’alveo quotidiano.
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